All posts tagged: Nadia Terranova

COSTRUTTORI – scrivere un romanzo

COSA Costruttori è il titolo di un racconto di Richard Yates il cui protagonista accetta di scrivere racconti su commissione. La frustrazione, il cinismo e la rassegnazione che lo accompagnano in quella che a lui pare un’attività poco dignitosa gli permetteranno, in realtà, di esplorare i suoi strumenti di scrittore e di maturare con più profondità le sue idee sulla scrittura, trasformando i tentativi di imitazione in un percorso d’autore. Il corso COSTRUTTORI segue l’esempio del protagonista di Yates: costruire, un pezzo alla volta, la scrittura. L’obiettivo che ci poniamo nasce da una serie di negazioni: esistono le “tecniche di scrittura” che basta studiare per diventare scrittori? No. Esiste l’ispirazione che giunge dal cielo bella e fatta? No. Esiste Il metodo? No. Esiste il romanzo che si scrive da sé? No. Posso solo desiderare qualcosa per farla accadere? No. Scrivere è un’attività umana, creativa, artistica. Ci sono molti modi per arrivare a compierla e tutti devono necessariamente passare per il provarci. Educazione (leggere), allenamento, teoria, pratica. La scrittura non avviene solo nell’incontro tra la penna e …

Parlare tanto e tornare a casa stanchissima: l’editing secondo Nadia Terranova

Quando è avvenuto il tuo primo incontro con l’editing? Come l’hai vissuto? Si è modificato nel tempo? Com’è stata la prima volta e com’è oggi? Questa intervista accade in un momento molto particolare, perché in questo momento io sto lavorando all’editing del mio secondo romanzo “per adulti”, che non ha ancora un titolo e che uscirà a ottobre per Einaudi Stile Libero, come il primo, “Gli anni al contrario”, che è uscito a gennaio del 2015 nell’edizione originale e poi nei tascabili nel settembre 2016, senza modifiche. È interessante che questa intervista mi capiti adesso perché l’editing che sto facendo, sempre con la stessa editor, Rosella Postorino, mi sta richiamando alla mente il lavoro fatto sul primo libro ed è di quello che ti vorrei parlare (anche se inevitabilmente ci sono dei tratti comuni). Dunque, la prima caratteristica della mia scrittura è l’essenzialità, che in qualche caso può diventare ellissi o eccessiva asciuttezza. Per questa ragione non credo di aver mai sentito Rosella pronunciare la frase “questo va tagliato”, le famose forbici dell’editor con me …