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Damigelle, principesse e altre donzelle che non vogliono essere salvate

I tropi narrativi sono quegli strumenti di cui si serve chi racconta una storia. Personaggi, ambientazioni, espedienti: come immagini stock, come munizioni immagazzinate in un arsenale, i tropes sono mezzi a disposizione di chi scrive, pronti sugli scaffali, strutture riconoscibili da riempire di contenuto. Qual è il confine tra tropi e cliché? Quali sono gli esempi di tropi ben dosati e quali i luoghi comuni da scardinare? Tropo #4: la donzella in difficoltà  Hercules: «[confuso] Ma… voi non siete una… donzella in difficoltà?» Meg: «[catturata dal centauro] Sono una donzella, sono in difficoltà, me la cavo da sola. Buona giornata.» (dal film “Hercules” , Walt Disney Pictures) Dal mito greco di Orfeo ed Euridice a Raperonzolo, dall’Alcesti di Euripide a Super Mario, il tropo della damigella in difficoltà che aspetta solo di essere salvata dal prode cavaliere o eroe di turno non ha bisogno di alcuna presentazione. Un tropo così elementare da aver ricevuto ogni tipo di trattamento: è stato estremizzato, ridotto a parodia, giustificato dalle circostanze, invertito, sovvertito. Ma anche ampiamente utilizzato e riutilizzato …

Fare un buco nell’acqua

I tropi narrativi sono quegli strumenti di cui si serve chi racconta una storia. Personaggi, ambientazioni, espedienti: come immagini stock, come munizioni immagazzinate in un arsenale, i tropes sono mezzi a disposizione di chi scrive, pronti sugli scaffali, strutture riconoscibili da riempire di contenuto. Qual è il confine tra tropi e cliché? Quali sono gli esempi di tropi ben dosati e quali i luoghi comuni da scardinare? Tropo #3: acqua e da dove arriva Dove c’è una narrazione consapevole l’acqua segnala sempre qualche cambiamento in arrivo: nell’arte l’acqua non scorre invano, o non dovrebbe. Questo è ancora più vero quando l’acqua arriva dal cielo. La pioggia è presagio di ciò che andrà a fecondare. La pioggia segnala una svolta della vicenda, spesso una maggiore consapevolezza. L’esempio più noto viene dai Promessi sposi, simbolo e fatto si racchiudo così nel temporale: Appena infatti ebbe Renzo passata la soglia del lazzaretto e preso a diritta, per ritrovar la viottola di dov’era sboccato la mattina sotto le mura, principiò come una grandine di goccioloni radi e impetuosi, che …