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4+1: cartografia di Genova di Michele Vaccari

intervista a cura di Luigi Loi

4+1 è una madeleine fatta di libri: ogni scrittore ne sceglie quattro che più rappresentano la sua città e la sua terra, più uno, il jolly: il libro legato alla sua geografia sentimentale. L’autore di oggi è Michele Vaccari, e ci racconta Genova.

Remigio Zena, Confessione Postuma.
Questo libro è un horror composto da quattro racconti. Sono quattro storie sul soprannaturale, sullo sfondo di un Italia abbastanza marginale. Dentro ci trovi lo spiritismo, il mistero e tutto l’occultismo cattolico di fine Ottocento. Zena, secondo Verga, era uno dei maggiori autori italiani dell’inizio del XX secolo.

Italo Calvino, Il visconte dimezzato.
È una storia molto ligure. È un libro che mi ha cambiato la vita: ho capito che la fantasia poteva non avere limiti di spazio, né di tempo. È una storia estremamente classica, è un caposaldo della nostra formazione scolastica. Mi interessa perché parla ai ragazzi ma come se fossero già adulti, predice loro un futuro dove potranno anche trovarsi spezzati. Lo fa attraverso la fiaba, un mezzo inusuale per quel pubblico. C’è quindi questa commistione tra l’utilizzo di strutture e generi. La bravura di Calvino era quella di non appesantire mai le storie e le trame riuscendo a conservare il nerbo narrativo e il tema politico, facendo sempre risaltare prima la trama: è anche una storia d’inesistenza e combattimento, una storia di disobbedienza civile. Forse è per questo che Calvino era così disprezzato dal Pci, per questa sua grande intelligenza.

Orso Tosco, Aspettando i naufraghi.
Quello che ritengo il miglior esordio dell’anno. È un libro dove c’è un perfetto equilibrio tra stile, intelligenza, visione e idea di trama. È una cosa rarissima negli esordienti che tendono a mettere in mostra sé stessi e il proprio stile. Qui invece c’è anche l’ambizione di raccontarci tre temi: il rapporto con l’aldilà, il rapporto etico col padre, e soprattutto l’inadeguatezza di essere parte della società. Il tutto senza essere plasticamente cinematografico, perché Orso Tosco ha la capacità di raccontare l’ovvio da una prospettiva inedita: c’è filosofia, cinema e letteratura.

Alessandro Vietti, Il potere.
Vietti è uno dei rari italiani che ha pubblicato con la mitica casa editrice Nord, ed è un autore che da sempre pubblica fantascienza. Qui ci racconta cosa sia il potere e lo fa utilizzando appieno tutti mezzi del genere sci-fi, anche se non è la storia di qualcuno che deve cambiare il mondo o una storia di superpoteri. La forza di questo libro, e mi sento di consigliarlo, è la sua coerenza, perché sta serenamente all’interno di un preciso genere narrativo senza travestimenti o trucchi.

William Faulkner, Luce d’agosto.
Libro che io continuo a consigliare, anche se ho letto libri con un estremismo più marcato (per esempio La trilogia del Nord di Céline). Ma Luce d’agosto ha la capacità di raccontare chi siamo e come facilmente ci possiamo adattare all’orrore, semplicemente convivendo con quell’orrore. Ogni tre o quattro pagine Faulkner usa la parola “negro”, e mentre lui la usa con grande naturalezza (e all’inizio ci fa tremare) noi ci abituiamo. Faulkner fa un gesto di grande coraggio narrativo: all’inizio racconta la storia di una donna incinta. Abbiamo paura per lei, ci chiediamo cosa le succederà. Ma Faulkner l’abbandona (la rincontreremo dopo centoquaranta pagine), e ci fa appassionare alla storia di un altro personaggio, un uomo di colore che scopriremo essere un assassino, un personaggio che non ha nulla a che vedere con una donna incinta (con la quale ci immedesimiamo più facilmente): questo è il gesto della letteratura, riuscire a condurre il lettore verso qualcuno che gli è lontano, facendogli quasi dimenticare cosa amava all’inizio del libro. Proporgli un punto di vista, che magari non condividerà, ma sentirà suo.

Michele Vaccari è nato a Genova nel 1980. È stato coordinatore editoriale di Verdenero e direttore editoriale di Transeuropa Edizioni. Attualmente, collabora in qualità di editor con agenzie letterarie e varie case editrici. Ha pubblicato Italian Fiction (Isbn 2007), Giovani nazisti e disoccupati (Castelvecchi 2010), L’onnipotente (Laurana 2011), Il tuo nemico (Frassinelli 2017), Un marito (Rizzoli 2018).

foto di copertina di giuseppe d’antonio

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