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La scrittura alcolica: “Viaggio a Echo spring” di Olivia Laing

Fare la propria parte Tempo fa, quando volevo capire cosa significasse sognare ripetutamente uno tsunami che mi spazzava via dalla faccia della terra, ho letto un libro che si intitola Psicanalisi delle acque. La frase che sembrava facesse al caso mio mi sembrò questa:  L’acqua mi accarezza, mi culla e mi sorregge, a patto che anche io faccia la mia parte.  In qualunque situazione, anche quella più confortevole, è necessario uno sforzo personale perché la medesima situazione non si trasformi in un trappola. È questa la prima immagine che mi è venuta in mente leggendo Viaggio a Echo spring. Storie di scrittori e alcolismo di Olivia Laing. Obiettivo del libro: il mobiletto dei liquori L’obiettivo del libro è chiaro fin dall’inizio, limpido nella sua semplicità come l’argomento di una tesi di laurea: Volevo sapere cosa spinge le persone a bere e quali effetti ha su di loro. Nel caso specifico, volevo sapere perché gli scrittori bevono e come questa miscela di spiriti si è ripercossa sull’organismo della letteratura. Poi la Laing dichiara il suo metodo: …

4+1: cartografia di Genova di Michele Vaccari

intervista a cura di Luigi Loi 4+1 è una madeleine fatta di libri: ogni scrittore ne sceglie quattro che più rappresentano la sua città e la sua terra, più uno, il jolly: il libro legato alla sua geografia sentimentale. L’autore di oggi è Michele Vaccari, e ci racconta Genova. Remigio Zena, Confessione Postuma. Questo libro è un horror composto da quattro racconti. Sono quattro storie sul soprannaturale, sullo sfondo di un Italia abbastanza marginale. Dentro ci trovi lo spiritismo, il mistero e tutto l’occultismo cattolico di fine Ottocento. Zena, secondo Verga, era uno dei maggiori autori italiani dell’inizio del XX secolo. Italo Calvino, Il visconte dimezzato. È una storia molto ligure. È un libro che mi ha cambiato la vita: ho capito che la fantasia poteva non avere limiti di spazio, né di tempo. È una storia estremamente classica, è un caposaldo della nostra formazione scolastica. Mi interessa perché parla ai ragazzi ma come se fossero già adulti, predice loro un futuro dove potranno anche trovarsi spezzati. Lo fa attraverso la fiaba, un mezzo inusuale …