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Postilla n.8

Hai presente la posta del cuore?
Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca de Lena e lei ti risponderà.


Per partecipare leggi qui.


Cara *,

questo inizio molto classico e molto visibile mi sembra ben congegnato. Si comincia dalla piazza e dal suo simbolo di riconoscimento (che immagino avrà poi un ruolo nella trama; ce l’avrà, vero?) per introdurre il contesto (piccolo paese, sindaco, terremoto 10 anni fa, bambini) e i protagonisti: i bambini appunto. Biciclette, fiumi, libri, cani. Potremmo essere dalle parti del romanzo di formazione, se poi questi bambini li vedremo crescere e farsi adulti; dalle parti del romanzo sociale, se poi questi bambini oltre alla piazza di cemento che già ha cambiato i connotati al paese vedranno arrivare novità più ingombranti; dalle parti del romanzo del trauma se uno di loro morirà o subirà qualcosa di irreparabile lasciando gli altri a farci i conti; dalle parti di Stephen King, se poi questi bambini li vedremo avere a che fare con l’ignoto. Potrebbe essere ancora tutto, e questo vuol dire che potrebbe essere ancora niente, ed è il rischio che devi scongiurare.

Le espressioni che ti ho segnalato in giallo non sono errori o problemi specifici, solo dei campanelli che mi indicano una generale sensazione di stasi, di tranquillità, di risolto: azioni e pensieri consueti, già conosciuti, condivisi o accettati, di routine. Tutto troppo innocuo, niente che segnali un tono, un’atmosfera, un clima che verrà. Se invece il tuo romanzo prenderà una delle strade che ho immaginato o anche qualsiasi altra strada, occorre che la costruisca dalla primissima riga, che ne semini subito il colore, l’emozione. Nera? Spaventosa? Nostalgica? Commovente? Tutto va bene basta che non sia innocuo. Non mettere i tuoi personaggi in uno scenario rassicurante, neanche all’inizio. L’imprevisto arriva laddove un equilibrio è già precario, è già inquieto. Trova le ombre, trova le parole dell’inquietudine, usale subito. (E, sì, vai avanti😉).

Ciao, buona scrittura 😊

Francesca

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