All posts tagged: postilla

Postilla n.2

Hai presente la posta del cuore?Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui. Caro Peppe, mi trovo spesso a difendere l’esercizio dell’editing dall’accusa del “tagliare”, perché, dico, l’editing non è questo meccanico tagliare, l’editing fa tante cose e molte volte aggiunge. È vero però che ci sono occasioni in cui è più semplice tagliare parole e immagini per mostrare al loro autore come possano acquisire forza se messe nella condizione di amplificarsi, e allora ci provo: Il lenzuolo la copre a metà, vedo un piede, vedo il pigiama beige, vedo le vene, un ginocchio, poi con gli occhi salgo più su ma il lenzuolo copre le gambe, la pancia, però le braccia sono fuori, allungate sul lenzuolo che copre la pancia: mamma sorride. I capelli sembrano pettinati, mi allunga una mano. La stringo, cioè, lei me la stringe un po’, io allungo soltanto la mano. Me la bacia, poi dice: ciao. Rimontiamo: Il lenzuolo la copre …

Postilla n.3

Hai presente la posta del cuore?Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui. Cara Lia, ho conosciuto laboratori di scrittura in cui per dimostrare a un allievo come il suo tentativo di comporre narrativa fosse sbagliato venivano chiamati in causa i grandissimi della letteratura. Un tizio provava timidamente a inserire l’elemento fantastico in un capitolo e bom! veniva travolto dai paragoni con Il maestro e margherita di Bulgakov, un’altra si testava sulla difficilissima forma racconto e giù di Anton Čechov, Flannery O’Connor, Guy de Maupassant. Non è quello che voglio fare io, non credo serva. E però ti chiedo: con quante e quali letture hai accompagnato il tuo tentativo di narrazione? Ti sei guardata intorno, hai fatto una ricerca su forme simili? Nella presentazione che mi hai mandato parli di “romanzo di formazione” però qui la forma sembra piuttosto molto diaristica, molto confessionale. Hai letto diari e confessioni altrui? Ti consiglio di …

Postilla n.4

Hai presente la posta del cuore?Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui. quello che scrivi e il tuo modo di presentarti si parlano, cioè hanno una simile voce, una simile grana. Questa cosa mi interessa, perché mi sembra indicativa di un’onestà di fondo e mi fa intravedere uno sguardo sulle cose. Non ha senso scrivere senza avere prima uno sguardo sulle cose, e quindi la prima cosa che ti dico è: coltiva il tuo, tienitelo stretto ma allo stesso tempo arricchiscilo. In certe occasioni lo sguardo può diventare stile, e qui un po’ di stile fa in effetti capolino nelle descrizioni zoppicanti, sintatticamente imperfette, nella lingua sporcata: “Una pianta che perde gli aghi e si spela rovinosamente, che devi trasportare in macchina, che devi pulirla la macchina perché il terriccio si spande inevitabilmente nell’abitacolo”, “Il pino finto, di un verde finto, di una vita inesistente, ricoverato alla Befana nel suo …

Postilla n.5

Hai presente la posta del cuore?Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca de Lena e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui. Cara Laura, la settimana scorsa durante una lezione ho raccontato della necessità di farsi attraversare dal testo anche quando non è limpidissimo e revisionato alla perfezione. Se la storia avanza, ho detto, se i personaggi ci sono e la scrittura vi prende, non bisogna far caso a piccole ripetizioni, assonanze, refusi, frasi che non girano benissimo e via dicendo. Che importa! Quando si entra in una storia l’ultimo dei problemi è soffermarsi su ogni singola parola. L’editing non è solo aggiustare le parole, l’editing è prima di tutto mettersi alla ricerca di suoni (ascoltandoli), di immagini (osservandole), di atmosfere (calandocisi dentro) e protagonisti (cercandone la vividezza), e così riconoscere una voce. Io qui conosco i protagonisti quando la madre dice “che facciamo mi faccio esplodere il dito”, quando la voce narrante chiama scema la sorella, …

Postilla n.6

Hai presente la posta del cuore?Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca de Lena e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui. Caro Paolo, la scena ha una sua compiutezza e una sua malinconia, nonostante manchino immagini abbastanza precise ed evocative da permettere al lettore di “guardare bene” (altrove dove? un pezzo di tempi lontani quale, quali, quando? Ragazzi e gente, chi? mobili e altro, cos’altro? ecc). E però non riesce a lasciare addosso tutta la sensazione di malinconia che potrebbe perché la sintassi con cui è costruita manca di fluidità, manca di suono e armonia. Ti faccio vedere un piccolo gioco: Spogliando il testo di verbi, sostantivi e aggettivi restiamo con connettivi, relativi, preposizioni, avverbi, elementi di strutture passive e/o negative: ce ne sono troppi, e rendono tutto complicato, rugginoso, subìto invece che agìto, ingarbugliato. Ti chiedo: perché scrivere che lei sembrava non voler essere altrove? Non sarebbe meglio sostituire la negazione con un’affermazione, o almeno invertire il sembrava non con un più naturale non sembrava? E perché …

Postilla n.7

Hai presente la posta del cuore?Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca de Lena e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui. Caro *, ci sono volte in cui è davvero difficile comprendere un testo senza il contesto e sulla base di pochissime battute, e questa è una di quelle volte. So dalla tua mail che questa scena si svolge al Festival dello Scarabocchio, ma io qui il festival non lo vedo, non ne posso dedurre nessuna percezione sensoriale (non ci sono toni, umori, clima, colori, suoni); so dalla tua mail che Agnese forse sta sognando (io ho un problema tutto personale con i sogni nei romanzi, ma mi sforzo di superarlo) o forse no ed effettivamente da quel che leggo non posso capirlo; e so che questo pezzo che mi hai mandato è un finale. Ricapitolando: senza contesto, poche battute, un finale di romanzo: davvero difficile 🙂 Se fosse stato un incipit o comunque uno stralcio …

Postilla n.8

Hai presente la posta del cuore?Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca de Lena e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui. Cara *, questo inizio molto classico e molto visibile mi sembra ben congegnato. Si comincia dalla piazza e dal suo simbolo di riconoscimento (che immagino avrà poi un ruolo nella trama; ce l’avrà, vero?) per introdurre il contesto (piccolo paese, sindaco, terremoto 10 anni fa, bambini) e i protagonisti: i bambini appunto. Biciclette, fiumi, libri, cani. Potremmo essere dalle parti del romanzo di formazione, se poi questi bambini li vedremo crescere e farsi adulti; dalle parti del romanzo sociale, se poi questi bambini oltre alla piazza di cemento che già ha cambiato i connotati al paese vedranno arrivare novità più ingombranti; dalle parti del romanzo del trauma se uno di loro morirà o subirà qualcosa di irreparabile lasciando gli altri a farci i conti; dalle parti di Stephen King, se poi questi bambini li vedremo avere a …

Postilla n.9

Hai presente la posta del cuore?Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca de Lena e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui. Caro Gennaro, non riesco a curare questa rubrica quanto vorrei e quindi ti rispondo dopo diverso tempo. Intanto però in una scorsa newsletter ho affrontato la questione delle lame di luce che filtrano dalle persiane, e quindi come prima cosa ti consiglio di leggere quella. La scorsa settimana, invece, ho scritto qualcosa sui bei dialoghi, che raccontano l’indicibile, e quel che dicevo mi pare possa funzionare anche per quanto riguarda la paratassi, che tu nel tuo brano utilizzi. Ho l’impressione che questa forma sintattica diventi spesso un paravento dietro il quale ci si accomoda con troppa facilità, sperando che la tensione che si desidera creare si manifesti grazie al continuo stop and go della parola (e quindi dell’immagine). Il risultato però spesso è un codice morse fuori controllo, più simile a un singhiozzo che a una partitura …

Postilla n.10

Hai presente la posta del cuore?Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca de Lena e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui. Caro Riccardo, di nuovo devo chiedere scusa a te e a chi segue questa rubrica: passa troppo tempo tra una puntata e l’altra, lo so, proverò a far meglio. Capiti però a fagiolo perché è un periodo in cui ragiono molto sui tempi e le persone verbali, un po’ per le lezioni in camera di smontaggio, un po’ per la coincidenza di diversi manoscritti a cui ho lavorato accomunati da un’incertezza della voce che riusciva invece a valorizzarsi quando trovava l’incidere giusto, che spesso significa la giusta distanza tra narratore, lettore e oggetto narrato. Tendo a consigliare sempre di non accontentarsi di trucchetti per dare senso alle storie, e a dire che non basta modificare persone e tempi verbali per migliorarle, o anche fare rimontaggi apparentemente più ritmici e d’impatto. E però è innegabile che certe …

Postilla n.11

Hai presente la posta del cuore?Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca de Lena e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui. Cara Sara, perdonami per averci messo tanto. Mi chiedi degli elenchi e dei periodi lunghi, temi che rallentino il ritmo. In realtà io qui non trovo né periodi lunghi né chissà che elenchi, quindi direi che questo pericolo è scongiurato. Quello che vedo, però, è un’immagine attorcigliata su sé stessa, e quindi statica. Ed è questo il problema che rallenta il ritmo, ed è un problema anche perché dimostra il contrario di ciò che racconta: tu vuoi una dinamica elettrica, urlata, nervosa, al limite del crollo. Ma ci insisti troppo su, senza immaginarne cause e conseguenze, senza uno sguardo laterale che la inquadri da un punto di vista inaspettato, e quindi la sprechi. Il testo potrebbe dividersi in due metà: le descrizioni relative alla madre, le descrizioni relative al figlio (e già questo, la dicotomia, …