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Scrivere è tentare un ordine alle cose

di Sandro Campani Una volta ho detto così: scrivere è l’unico modo che io abbia per tentare un ordine alle cose, ed essere sicuro che i volti non spariscano dov’è troppo tardi per tornare a rivederli. Vorrei trattenere quei volti scrivendo. Ma quando cerco di farlo, capisco che niente ha valore se non lascio che le cose diventino diverse da come io le ricordavo. Il volto di qualcuno che io amavo assume le cicatrici di un altro, gli amici si scambiano i nasi, o il modo di muovere le mani. Le parole che ci siamo detti non sono le nostre parole, ma quelle di due sconosciuti che ho sentito l’altro giorno in un negozio. Devo travisare le cose per renderle più veritiere. Dicevo così, e per me vale ancora. Nel frattempo ho continuato a scrivere, e ho capito altre cose riguardo ai miei motivi. Una è questa: mentre scrivo io raggiungo un grado di comprensione dell’essere umano, e quindi di me stesso, che è impensabile nel resto del mio tempo. Per la maggior parte del …

4+1: cartografia degli Appennini di Sandro Campani

intervista a cura di Luigi Loi 4+1 è una madeleine fatta di libri: ogni scrittore ne sceglie quattro che più rappresentano la sua città e la sua terra, più uno, il jolly: il libro legato alla sua geografia sentimentale. L’autore di oggi è Sandro Campani, e ci racconta gli Appennini. Guido Bucciardi, Montefiorino e le terre della badia di Frassinoro. Notizie e ricerche storiche (1071-1321). «Fin dai tempi medievali, la zona montuosa modenese, delimitata dalle valli dei torrenti Dragone e Dolo, in confine alla montagna reggiana, trovasi designata col nome generico di Terre della badia». Quando avevo undici anni mio padre portò a casa questi tre volumi, ristampati dal comune. Così seppi perché quella oltre il muro di cinta che io e Davide scavalcavamo per quei funghi detti “imbuti” si chiamava Villa del Bucciardi. Aveva un intonaco rosa improbabile, e un parco di tigli e ippocastani. Nell’ora alternativa a religione, studiai le storie di rocche assediate, di incendi e passaggi segreti, impiccati penzolanti dalle querce, uccisi dai modenesi che salivano dal piano. Emilio Rentocchini, Ottave. …