Ci sono libri che leggiamo e rileggiamo, di cui citiamo passi a memoria, che ci hanno cambiato la vita o solo una giornata. E poi ci sono libri su cui abbiamo altri programmi, che ci fanno compagnia da anni, fedeli in attesa, quelli interrotti o dimenticati, altri che appaiono inaspettati e sembrano inseguirci o solo chiamarci, libri che in qualche modo fanno già parte di noi. Come il Lettore di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, editori, scrittori, illustratori e librai raccontano i loro libri non letti.
Risponde Effequ (Silvia Costantino e Francesco Quatraro)
- Libri che puoi fare a meno di leggere.
Di solito lo scopro dopo: un caso editoriale iper gonfiato che una volta finito ti si affloscia tra le mani, e ti lascia a chiederti perché, come un triste soufflé.
- Libri fatti per altri usi che la lettura.
Il secolo breve di Eric J. Hobsbawm. Preziosi contenuti e ottimo oggetto contundente, peraltro utile a stirare fogli stropicciati.
- Libri che tutti hanno letto dunque è quasi come se li avessi letti anche tu o Libri che hai sempre fatto finta d’averli letti mentre sarebbe ora ti decidessi a leggerli davvero.
Il Capitale. Mai letto per intero, ma in ogni conversazione c’è sempre quello che fa (io compreso) “ah, ma certo, ma questo è già scritto nel Capitale”. Vorrei averlo letto per intero? Sì.
- Libri che se tu avessi più vite da vivere certamente anche questi li leggeresti volentieri ma purtroppo i giorni che hai da vivere sono quelli che sono.
Succede questo, che li metto in lista ma poi compro altro, e quello che è in lista abbastanza spesso ci rimane, specie se sono libri in altre lingue ahimé! E poi gli atlanti geografici e i libri di viaggio in generale: mi passano sempre in secondo piano. Eppure mi incantano. Perché lo faccio?
- Libri che hai intenzione di leggere ma prima ne dovresti leggere degli altri.
È una specie di circolo vizioso del senso di colpa! Ci sarà sempre qualcosa di più urgente o fondamentale che so di starmi perdendo. E poi, ogni volta che mi accingo a interessarmi a un contemporaneo penso: dovrei però prima leggere quel russo che non ho mai letto. Spesso tale movimento contrastante finisce per non farmi leggere nulla.
- Libri troppo cari che potresti aspettare a comprarli quando saranno rivenduti a metà prezzo.
Se la mettete così, tutte le novità. Non sono troppo d’accordo sui ‘metà prezzo’, ma questa è un’altra storia. Comunque, se proprio voglio leggere un libro e non me lo posso permettere vado in biblioteca, se poi mi piace tantissimo me lo compro perché a quel punto so che vale la pena.
- Libri che da tanto tempo hai in programma di leggere o Libri che potresti mettere da parte per leggerli magari quest’estate.
Oltre alla fidata Recherche (o al De rerum natura, insomma fate voi) che tengo sempre a portata di mano per ricordarmi di leggerne un estratto da citare alle cene con gli amici della palestra, ovviamente Il Capitale. Libro da ombrellone per eccellenza.
- Libri che da anni cercavi senza trovarli.
Molti degli YA Mondadori che negli Ottanta mi hanno segnato e poi chissà che fine editoriale (in Italia) hanno fatto. Ah, e l’edizione Sansoni dello Zibaldone, il libro più bello del mondo.
- Libri che riguardano qualcosa di cui ti occupi in questo momento o Libri che vuoi avere per tenerli a portata di mano in ogni evenienza.
Libro di Gian Arturo Ferrari (Bollati Boringhieri), le Operette morali di Giacomo Leopardi (vada per una qualsiasi edizione), le poesie di Guido Gozzano (ho l’edizione Feltrinelli economica ma fa il suo), Mimesis di Erich Auerbach (Einaudi), sempre negli scaffali di casa, quale che sia ‘casa’.
- Libri che ti mancano per affiancarli ad altri libri nel tuo scaffale.
Attenzione: questa è una questione abitativa, perché non ho scaffali veri. I miei libri si sono divisi, nel tempo, in scatole. Una decina soggiacciono in provincia di Viterbo da molto tempo, altri sono divisi tra un magazzino e una ex-casa. Mi porto dietro solo i libri essenziali e insomma, non ci voglio pensare: prima voglio una casa con uno scaffale vero. Uno che manca senz’altro perché proprio non esiste è The Secret Commonwealth di Philip Pullman, uscito a ottobre ’19 in UK ma in Italia ancora no.
- Libri che ti ispirano una curiosità improvvisa, frenetica e non chiaramente giustificabile.
Saggi con cover minimali e titoli brevi e criptici.
- Libri letti tanto tempo fa che sarebbe ora di rileggerli.
Tutto andrebbe riletto, pure gli atlanti, ma adesso soprattutto vorrei rileggere Tolstoj. Ah, e Mimesis.
effequ è una casa editrice indipendente che pubblica libri che non c’erano. Nata nel 1995, è stata rifondata nel 2017 da Francesco Quatraro e Silvia Costantino. Ha sede a Firenze, ma #alzailvolo e arriva ovunque. Pubblica la collana di narrativa RONDINI (Narrativa è una parola chiara, eppure vuol dire un sacco di cose. Per questa collana la narrativa è leggera e inquieta. Perché tutto ciò di cui non si è in grado di parlare, si deve narrare) e la collana di saggistica SAGGI POP (Saggi trasversali, ibridi, poco convenzionali ma autorevoli, con l’idea prepotente di reinventare le coordinate prima note. Perché ogni testo, si sa, è un mondo, e per noi ogni testo non deve cambiare il mondo, ma almeno provarci).