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Storia di Amelia

A seguito della nostra call per Apnea scuola di lettura e editing abbiamo ricevuto diversi romanzi. Dopo aver scelto i romanzi per il laboratorio ne abbiamo selezionati altri tre i cui primi capitoli pubblichiamo ora sulla nostra rivista, dopo un editing con l’autore. Storia di Amelia è di Irene Catanzariti. La storia: Siamo a Trieste, al funerale di Amelia, una settantenne istriana morta con la testa tranciata da un cavo di acciaio dopo aver salvato la vita a un poliziotto.Al termine della funzione, Diego, amico della defunta, legge una lettera fattagli pervenire dalla donna con l’indicazione di aprirla solo durante il proprio funerale: nella lettera Amelia si autodenuncia come assassina di quello stesso poliziotto, al quale ha invece salvato la vita, e come suicida.La discrepanza rispetto alla realtà è tale che Diego decide di indagare. Si reca a casa di Amelia e trova ad attenderlo un’intera scatola di lettere contenenti la vera storia di Amelia. Intervento di editing: lo scopo generale dell’editing per questo primo capitolo è stato quello di alleggerire alcuni passaggi, dosare le informazioni ed esaltare l’ironia …

Così vivevano l’estate

A seguito della nostra call per Apnea scuola di lettura e editing abbiamo ricevuto diversi romanzi. Dopo aver scelto i romanzi per il laboratorio ne abbiamo selezionati altri tre i cui primi capitoli pubblichiamo ora sulla nostra rivista, dopo un editing con l’autore. Così vivevano l’estate è di Paulina Spiechowicz. La storia: Beatrice e Kamil hanno quattordici e sedici anni quando vengono sradicati dall’Italia e portati dal padre in Polonia, sua terra di origine. Solo l’estate successiva riusciranno a tornare a Ostia, dove vive la madre italiana, una donna fragile e forte al contempo. Al rientro tutto sembra uguale ma niente è più lo stesso. Dell’incidente dell’anno prima – che ha portato alla separazione dei genitori – nessuno osa parlare. Intervento di editing: leggeri interventi mirati a chiarire i movimenti dei personaggi e il loro ruolo nella vicenda, e a far emergere la tensione della scena finale. In lontananza pareva un fuoco, un alone che diventava una pozza di luce nel mare. Più si avvicinavano, percorrendo la strada a bordo dell’auto di Ludovica, più l’intensità delle fiamme aumentava e …

Farnia

A seguito della nostra call per Apnea scuola di lettura e editing abbiamo ricevuto diversi romanzi. Dopo aver scelto i romanzi per il laboratorio ne abbiamo selezionati altri tre i cui primi capitoli pubblichiamo ora sulla nostra rivista, dopo un editing con l’autore. Farnia è di Francesco Montonati. La storia: Langhe 1946, Farnia ha sedici anni e un obiettivo: succedere al padre Giuseppe nella vigna di famiglia e renderla un impero.Deve però scontrarsi con la mentalità retrograda e maschilista dell’uomo che alla figlia volenterosa e appassionata preferisce il figlio maschio, anche se svogliato e inconcludente. Sperimentando la propria sessualità Farnia si infatua di una sua amica, Celia, la quale però non è disposta a una relazione omosessuale. Per gelosia Farnia si libera della verginità con Mario, un bracciante della vigna, e rimane incinta; il padre la caccia di casa. Tredici anni dopo, Farnia torna al paese natio travestita da prete per riappropriarsi dell’attività negatale perché donna: la vigna di famiglia. Intervento di editing: L’intervento di editing ha mirato a ridurre le iperboli e l’eccesso di termini iper-connotanti per consentire …

Voglie

A seguito della nostra call abbiamo ricevuto 106 racconti. Letti e selezionati dalla classe di Apnea ’20/’21, ne sono infine stati scelti 14 per la pubblicazione. Questo è l’undicesimo, lo ha scritto Daniel Coffaro e ha richiesto poco più di una correzione di bozze, per chiarire al massimo la sintassi, più un ragionamento sul finale: troppo rassicurante e basato sull’anafora, è stato prima eliminato dalla corsista di Apnea Sara Cappai e poi recuperato solo in piccola parte da Francesca de Lena per dare chiusura. Alla compiutezza finale del testo hanno lavorato le redattrici. Fotografia di una coppia apparentemente male assortita che in qualche modo prova a stare in piedi: due quarantenni single si trovano a cena per il loro primo appuntamento, legati dalla paura di restare soli. Un racconto amaro, che la schietta ironia riesce a trasformare in sorpresa e in una strana forma di dolcezza. di Daniel Coffaro Teresa ha un leggero strabismo convergente e il respiro di una che ieri ha mangiato aglio, due cose che mi fanno sentire a mio agio. Il …

La festa

A seguito della nostra call abbiamo ricevuto 106 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ’20/’21 poi dalla nostra redazione, ne sono infine stati scelti 13 per la pubblicazione. Questo è il sesto, lo ha scritto Niccolò Amelii e ha richiesto poche correzioni, a cura della corsista di Apnea Fiore Suozzo e della redazione. A una festa si mangia, si beve, si fuma e soprattutto si parla d’arte, di musica, di letteratura. Il racconto è un esercizio di stile nel quale la forma attraverso la narrazione riesce a farsi sostanza e a mettere in scena efficacemente un chiacchiericcio frammentario in cui il susseguirsi delle citazioni e lo sfoggio di cultura rivelano il disorientamento e la pochezza di chi vi si aggrappa. di Niccolò Amelii Quando arrivo è già tardi eppure il banchetto è ancora pieno di stuzzichini e sciroppini e salsine e il chiacchiericcio smodato e cicaleggiante come fossimo nel bel mezzo di un brunch agostano tra la spiaggia e il lido. Gruppetti misti qua e là, alcuni sparpagliati intorno a un tavolino tondo di mogano al …

Croste

A seguito della nostra call abbiamo ricevuto 106 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ’20/’21 poi dalla nostra redazione, ne sono infine stati scelti 13 per la pubblicazione. Questo è il secondo, lo ha scritto Alberto Cogo e ha richiesto poche correzioni, a cura della corsista di Apnea Cristina Troncia e della redazione. Un padre si avventura nel bosco con il figlio per cercare Jack, il cane smarrito. Il lettore si ritrova immerso in una natura inospitale, che alimenta paure e cura ferite, punisce e ripara. La scrittura dell’autore, con pennellate decise ed essenziali e dialoghi bruschi, riflette l’inclemenza della natura. di Alberto Cogo La bambina lo puntò da una feritoia tra i capelli che le scendevano dalla fronte al petto. La mano correva avanti e indietro sopra il gomito, come la zampa di un gatto su un gomitolo di lana. «Il braccio è mio e ci faccio quel che voglio», disse. «Se non la smetti ti toglierai tutta la crosta», ribatté il fratello. «Non m’importa». «Continuerà a sanguinare». «Lo so».  «E …