All posts tagged: personaggio e mondo

Sovvertire le narrazioni: altri personaggi per nuove storie

stereotipo/ste·re·ò·ti·po/aggettivo:fig., a proposito di una ripetizione o di una fissità immutabile.Sostantivo maschile:In psicologia, qualsiasi opinione rigidamente precostituita e generalizzata, cioè non acquisita sulla base di un’esperienza diretta e che prescinde dalla valutazione dei singoli casi, su persone o gruppi sociali. Credo di aver imparato il significato del termine “stereotipo” in prima media quando, alla sua comparsa in aula, la prof. di educazione artistica (si chiama ancora così?) dichiarò che l’obiettivo dell’anno sarebbe stato imparare a disegnare liberandoci degli stereotipi infantili, e smettere dunque di fare casette sproporzionate, strisce di cielo azzurro a cui appendere spicchi di sole e bambini-stecchini con teste tonde. Ma il concetto esisteva in me già da qualche tempo: quando avevo sì e no 7 anni le maestre iscrissero la mia classe, in cui eravamo tutti bianchi e riconducibili a un’idea di “autoctoni”, a un concorso per promuovere “la pace nel mondo”, o “contro la povertà”. Non ricordo esattamente la dicitura, fatto sta che ci venne richiesto di presentare delle poesie o altri elaborati. Quel giorno ero un po’ annoiata, nient’affatto creativa …

People – corso sui personaggi

CHE COS’È Un corso dedicato alla costruzione e alla decostruzione dei personaggi, pensato per chi lavora a stretto contatto con le storie: per chi scrive (narrativa, drammaturgia, sceneggiatura o altro) o per chi vuole affinare uno sguardo più consapevole davanti ai prodotti di finzione. Analizzeremo e metteremo in pratica gli elementi che aiutano a capire se la costruzione di un personaggio funziona oppure no. Come creare dei personaggi che siano portatori di complessità? Quali rappresentazioni possono ispirarci? Come riconoscere i cliché e gli stereotipi nei personaggi che abbiamo letto, visto e magari amato? Come immaginare dei personaggi che siano un po’ come delle persone? Male gaze, descrizioni inverosimili, voci non credibili: siamo consapevoli dello sguardo con cui osserviamo, creiamo e raccontiamo i personaggi di una storia? Cosa accade quando i personaggi che popolano il nostro racconto non ci somigliano (per genere, provenienza, cultura, corporeità) o non aderiscono a una norma già ampiamente conosciuta e codificata? Come evitare che i nostri personaggi siano bidimensionali e ridotti a “portatori di un’istanza”?Gli approfondimenti a cura delle docenti ospiti …

Autori, autrici e personaggi femminili: quello che le donne (decisamente) non dicono

«She was beautiful but didn’t know it. She was 5’7 and 101 pounds. Her feet were size 3. Her hat size was Infant. She’d never thrown up, even once. Her periods lasted 45 minutes. Her top was see-through.» («Era bellissima ma non sapeva di esserlo. Era alta un metro e settanta per 45 chili. Calzava 35. La taglia del suo cappello era “Infant”. Non aveva mai vomitato in vita sua, nemmeno una volta. Le sue mestruazioni duravano 45 minuti. Aveva una canottiera trasparente.» Lucy Huber, Twitter ) Qualche tempo fa ho fatto un gioco (di ruolo, nel vero senso della parola): da un match su una dating app era nata una chiacchierata con un ragazzo. Un ragazzo etero, cisgender. Un uomo nella norma, diremmo. Ben presto, si arriva a un argomento cruciale per le mie interazioni: quanto è importante scardinare i ruoli di genere canonici nelle relazioni eterosessuali? “Non ho mai avvertito questo bisogno”, risponde lui senza esitazione. La cosa non mi sorprende. Mi incuriosisce, invece, la proposta che mi fa poche battute dopo: fingiamo …

Scrivere personaggi diversi: tre lezioni per non cadere nei cliché

Siamo consapevoli dello sguardo con cui osserviamo, creiamo e raccontiamo i personaggi di una storia? Cosa accade quando i personaggi che popolano il nostro racconto non ci somigliano (per genere, provenienza, cultura, corporeità)? Come evitare che i nostri personaggi siano bidimensionali e ridotti a “portatori di un’istanza”? Come riconoscere gli stereotipi in agguato e affrontare la diversità? Scrivere personaggi diversi è un percorso fatto di tre brevi workshop, tre lezioni in diretta online in cui affrontare gli stereotipi e i luoghi comuni che affollano il nostro immaginario quando scriviamo e costruiamo storie. 26 novembre: “Personaggi femminili e sguardi di genere” Perché c’è ancora un problema che riguarda la scrittura dei personaggi femminili? Il male gaze (lo sguardo maschile), le descrizioni inverosimili e le inversioni di tendenza: tra questioni di genere e voci credibili. 3 dicembre: “Decolonizzare l’immaginario: provenienza e stereotipi” Come si racconta un personaggio di una nazionalità che non è la nostra? Un viaggio tra stereotipi e decolonizzazione dello sguardo occidentale. 10 dicembre: “Corpi, desideri e cliché: rappresentazioni e diversità” Personaggi LGBTQ+, sessualità al …

4+1 di Francesco Borrasso

intervista a cura di Luigi Loi 4+1 è una madeleine fatta di libri: ogni scrittore sceglie quattro fiction con i personaggi che hanno incarnato subito o rispecchiato lo spirito dei tempi; più il jolly: l’autofiction che negli ultimi dieci anni ha rispecchiato maggiormente questo Zeitgeist. L’autore di oggi è Francesco Borrasso. Samuel, protagonista del romanzo L’invenzione dell’amore di José Ovejero. Samuel è un attore contemporaneo. Incarna quell’individualismo che Bauman esprime attraverso il concetto di “società liquida”: fugge via da ciò che è continuo e durevole, i suoi giorni sono costellati da legami superficiali. Nel mondo odierno, basato su un consumismo che abbraccia anche i rapporti umani, le persone vengono considerate merce intercambiabile. Così, Samuel, simula di essere un’altra persona, si finge conoscente di una donna di nome Clara, che avrebbe potuto avere altri nomi, altre fattezze. A Samuel non interessa, se non come possibilità di evasione da una realtà inconsistente, in cui le persone sono come oggetti. Nedra, protagonista del romanzo Una perfetta felicità di James Salter. Nel mondo connesso, in cui la felicità si …