All posts tagged: Mondadori

La scrittura dell’intrigo. Intervista a Matteo Strukul

Nel raccontare, fra intrighi e colpi di scena, l’Italia dei secoli passati e personaggi illustri come Lorenzo de’ Medici o Giacomo Casanova, Matteo Strukul ha riabilitato nei suoi romanzi storici, adattandola, la grande scrittura feuilletonistica, guadagnandosi così la definizione di «Dumas 2.0». Gli abbiamo chiesto di toglierci qualche curiosità, a partire dalle sue abitudini di scrittura fino ai progetti futuri, passando per le ultime pubblicazioni. Cominciamo parlando dell’atto dello scrivere. Quante ore dedichi alla scrittura ogni giorno? In che momento della giornata? Scrivo dalle nove del mattino fino all’una. Di pomeriggio studio. Ti imponi un minimo di battute o parole giornaliere? No. C’è un luogo specifico dove preferisci scrivere? Segui dei rituali o delle piccole manie che ti consentano di concentrarti al meglio? Una seggiola, una scrivania e un Mac. Ogni tanto, prima della pandemia, lavoravo anche nei caffè specie se sono a Milano o a Berlino. Non si fa in tempo a finire di leggere il tuo ultimo romanzo (La corona del potere, Newton&Compton 2020) che già escono, o vengono annunciati, tuoi nuovi lavori. …

Gattopardi editoriali #5. Una volta qui erano tutte collane

Pensiero più o meno diffuso vuole che l’editoria di un tempo fosse migliore di quella di oggi: libri più curati, maggior rispetto per gli scrittori, poco interesse per il profitto. Ma è davvero così o è solo la patina nostalgica di ciò che non abbiamo vissuto a farci sembrare tutto oro quel che in realtà è piombo (tipografico)? “Gattopardi editoriali” è la rubrica sull’editoria che cambia per restare (quasi) così com’è da sempre. Tra i discorsi a cui i nostalgici dei tempi che furono sono più affezionati, un posto di rilievo lo occupa certamente quello sull’eccellenza delle storiche collane editoriali: asilo e rifugio di tutto il meglio che la narrativa potesse contemplare, dirette e guidate da intellettuali di indubbia e comprovata caratura.Eppure, anche qui, a vedere le cose da un po’ più vicino, si notano alcune leggere increspature che, sulla distanza, producono un solco tra i programmi e le aspettative da un lato e i risultati e le richieste del mercato dall’altro: è il caso dei “Coralli” enaudiani e de “La Medusa degli Italiani” di Mondadori. In …

Tre donne, due sguardi, una sola lettura comune.

Riflessione a quattro mani di Valentina Grotta e Chiara Marianna Coscia sul saggio di Lisa Taddeo. In una scena della seconda stagione della serie Peaky Blinders, Polly si trova faccia a faccia con l’uomo che l’ha aggredita sessualmente, intenzionata a sparargli. Questi, per convincerla a non farlo, le sussurra “Una parte di te…”, suggerendo che qualcosa dentro di lei, in un modo oscuro e misterioso, desiderava quello che è successo. Lei risponde “Io non ho parti!”. Cosa c’entra questo con Tre donne di Lisa Taddeo? Sembra niente, ma c’entra tutto, perché è oramai tema ricorrente in tutti i prodotti di fiction odierna ritrovarsi a fare i conti con scene come questa. Nel libro della Taddeo, edito da Mondadori, lo vediamo nel trattamento che riceve una delle protagoniste, Maggie, in tribunale durante il processo del professore con cui ha avuto una storia, nello sguardo delle altre donne nel gruppo d’ascolto quando Lina dichiara pubblicamente di avere un amante, nel modo in cui Sloane si osserva attraverso lo sguardo altrui. Siamo abituati così tanto a veder raccontate …

Una vita intera a rincorrere un corpo: la figura del padre per Edoardo Albinati

di Marco Terracciano Mi è difficile spiegare o anche semplicemente raccontare il modo di vita dell’uomo che era mio padre. Per far questo bisognerebbe penetrare nel suo carattere, capirlo, e io mio padre non l’ho mai capito. Vita e morte di un ingegnere (Mondadori, 2012) è il racconto di uno scrittore, Edoardo Albinati, che dopo la morte del padre prova a capire cosa quest’uomo sfuggente, misterioso, inafferrabile ha significato per lui quando era in vita. L’ordine o il disordine eventuale, il figlio spera di trovarlo scrivendo un memoriale sotto forma di diario personale. In un’intervista alla trasmissione La compagnia del libro di Saverio Simonelli, (TV2000, Marzo 2012), ad Albinati viene posta questa domanda: «Nel libro lei dice che di fronte al letto di morte di suo padre ha provato vergogna perché in quel momento stava prendendo come degli appunti mnemonici». La domanda in effetti è implicita, Simonelli ci tiene a sottolineare: «è un passaggio molto intenso» ed è proprio questo eccesso di cortesia, quasi a tutelare l’imbarazzo dell’intervistato, che smaschera l’intenzione: “Ma che cosa le …

Non prenderla come una critica – “I giorni felici” di Teresa Ciabatti,

di Daniele Campanari Da dove si parte Ai tempi del successo ricercato nei talent show non sorprende che il sogno di una bambina di pochi anni sia partecipare allo Zecchino d’Oro. Come non sorprende che ad accompagnare questa bambina, tenuta per mano nei corridoi della Rai, ci sia un padre padrone del suo destino – o almeno di quel destino che si vorrebbe compiuto: perché la bambina, si dice, è un talento e diventerà una star internazionale. Non sorprende tutto questo, né l’attaccamento magnetico di un genitore che vede nella figlia una possibile macchina da soldi e il successo che non ha ottenuto in una vita iniziata da infante e proseguita in giacca e cravatta. Una forma di psicologia riconosciuta nell’insoddisfazione. Di conseguenza molto è conteso nello stare bene grazie agli altri, tanto che non si capisce, difettuccio, se il protagonista de I giorni felici di Teresa Ciabatti (Mondadori) sia il padre o la figlia. A soli sei anni Sabrina Mannucci sapeva suonare il violino, scrivere, leggere (libri per adulti e giornali), cantare; conosceva arie …