Difendere la letteratura. Critica a “Contro l’impegno” di Walter Siti
di Luigi Loi Se Contro l’impegno, riflessioni sul bene in letteratura ha un pregio, tra i tanti che mi sento di attribuirgli, è quello di circoscrivere un discorso che impegna Walter Siti da quasi un decennio. Era il 2014 quando nell’editoriale del numero 5 di Granta Italia – significativamente intitolato Il male – scriveva «dall’ansia ossessiva con cui la società sta chiedendo alla letteratura “un messaggio di speranza”. Come se la famosa bellezza “che salverà il mondo” funzionasse da filtro, o da spurgo, capace di espellere il male e trattenere il bene – come se il male dovesse essere brutto per forza». Come se la letteratura avesse l’obbligo civile di un impegno etico, dice oggi Siti. Perché il nucleo fondante di questa raccolta di interventi, già apparsi su L’età del ferro tra il ‘18 e il ‘21, parla del peso specifico che la letteratura ha all’interno della nostra collettività. La risposta è implicita e sconfortante (per gli addetti ai lavori, sia chiaro): tanto più le discipline e i saperi letterari perdono il proprio peso, tanto …