All posts tagged: scrittura

Una bambina fortunata

A seguito della nostra call Rumori in sottofondo abbiamo ricevuto 54 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ‘21/‘22 poi dalla nostra redazione narrativa, ne sono infine stati scelti 14 per la pubblicazione sulla nostra rivista. Questo è il tredicesimo e lo ha scritto Sara Cappelletti. Con l’editing, le allieve editor Federica Monterisi e Francesca Montagnaro, insieme alla redazione, hanno suggerito all’autrice interventi per mettere a fuoco l’oggetto narrativo del racconto, cambiarne il tempo verbale, mettere a fuoco la protagonista e il finale per aumentarne l’intensità. Dopo la morte di sua nonna, una bambina si ritrova completamente sola, prigioniera di una famiglia che non sa comunicare e finisce per isolarla da tutto e tutti. Nella casa della protagonista, la televisione è sempre accesa: di giorno come di notte, fa da sottofondo a ogni avvenimento importante e a ogni banale gesto quotidiano. Per la bambina, la realtà è solamente quello che vede e sente in televisione. Inizia a vivere tutto il resto come un rumore di sottofondo. Una bambina fortunata di Sara Cappelletti Mia …

Il suono della creazione

A seguito della nostra call Rumori in sottofondo abbiamo ricevuto 54 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ‘21/‘22 poi dalla nostra redazione narrativa, ne sono infine stati scelti 14 per la pubblicazione sulla nostra rivista. Questo è il dodicesimo, lo ha scritto Riccardo Negri, e con l’editing l’allieva editor Arianna Nozza e la redazione hanno suggerito all’autore interventi per mettere a fuoco l’oggetto narrativo, focalizzare gli eventi, i personaggi, le relazioni e le motivazioni, che l’hanno portato a esplorare nuove direzioni. Dopo la morte prematura della mamma, appassionata di astronomia, il figlio Cosimo, un ragazzino, ne prosegue le ricerche. Da autodidatta, riuscirà a captare e registrare il suono della creazione. Riascoltarlo e cercare di interpretarlo diventeranno la sua unica ragione di vita, a costo di rendere complicati i rapporti col padre e la sorella, di perdere l’udito e di isolarsi dal mondo. Il mistero della sinfonia celeste non si lascerà infine penetrare, ma nella disillusione Cosimo riuscirà forse a trovare una forma di serenità. Il suono della creazione di Riccardo Negri Forse …

Ciò che vogliamo ascoltare

A seguito della nostra call Rumori in sottofondo abbiamo ricevuto 54 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ‘21/‘22 poi dalla nostra redazione narrativa, ne sono infine stati scelti 14 per la pubblicazione sulla nostra rivista. Questo è l’undicesimo, lo ha scritto Stefano Galardini, e con l’editing l’allieva editor Sara Passannanti e la redazione hanno suggerito all’autore interventi per mettere a fuoco l’oggetto narrativo del racconto, ridurre il numero dei personaggi e riscrivere alcuni dialoghi che non sembravano coerenti con il tono. Durante una visita di routine, i medici scoprono nel respiro di Linda un suono che non sanno spiegare. Linda non riesce a comunicare alla figlia Angela che c’è qualcosa che non va. La donna ha insegnato ad Angela sin da bambina a distrarsi dai problemi della vita ascoltando inesistenti rumori di sottofondo. Due generazioni a confronto, legate dallo stesso comportamento illusorio: tentare di ascoltare il suono dell’erba che cresce, ferme, in attesa, mentre il tempo intorno a loro, come la vita, non si ferma. Ciò che vogliamo ascoltare di Stefano Galardini …

L’intimità degli spazi violati

A seguito della nostra call Rumori in sottofondo abbiamo ricevuto 54 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ‘21/‘22 poi dalla nostra redazione narrativa, ne sono infine stati scelti 14 per la pubblicazione sulla nostra rivista. Questo è il decimo, lo ha scritto Stefano Ficagna, e attraverso l’editing la redazione ha suggerito all’autore interventi di microediting sul lessico e sul sistema di immagini, soprattutto sul finale, rendendolo più incisivo e coerente con il tono del racconto. Una ragazza si trasferisce in un appartamento in condivisione, allettata dall’affitto basso e dalla vicinanza al posto di lavoro. La convivenza funziona, anche se la coinquilina si vede di rado e sembra soffrire di un disturbo da accumulo ossessivo-compulsivo. Nell’arco di due anni passati sotto lo stesso tetto il loro rapporto verrà scandito dalla progressiva assenza di contatti e dalla diminuzione dello spazio comune, processi che arriveranno ad assumere proporzioni insospettabili. L’intimità degli spazi violati di Stefano Ficagna All’inizio non ci faccio troppo caso. Mi infastidisce quando i miei spazi vengono violati. Evito di litigare per qualche …

La mosca

A seguito della nostra call Rumori in sottofondo abbiamo ricevuto 54 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ‘21/‘22 poi dalla nostra redazione narrativa, ne sono infine stati scelti 14 per la pubblicazione sulla nostra rivista. Questo è il nono, lo ha scritto Federico Piacentini. L’allieva editor Alessandra Tamascelli, sotto la supervisione della redazione, ha lavorato con l’autore in un’ottica di microediting, per alleggerire qualche passaggio, mettere maggiormente a fuoco i sentimenti, le azioni e le sensazioni del protagonista, centrali in questo racconto. Un uomo è in balia di visite specialistiche per un acufene. L’ultimo esame che deve eseguire è una risonanza magnetica. Ma lui sente una mosca ed è esattamente quello che mostrano le immagini. Dopo esser stato valutato da un neurochirurgo si sottopone al delicato intervento di rimozione del corpo estraneo. Al risveglio prova un senso di vuoto, stranezza e distorsione ma quando chiede di poter vedere la mosca estratta, il professore ride, spiegandogli di aver rimosso una massa cerebrale di cui il ronzio era solo una conseguenza. Il compagno di …

Mai così lontano

A seguito della nostra call Rumori in sottofondo abbiamo ricevuto 54 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ‘21/‘22 poi dalla nostra redazione narrativa, ne sono infine stati scelti 14 per la pubblicazione sulla nostra rivista. Questo è l’ottavo, lo ha scritto Giovanni Marco Maggio, e con l’editing l’allieva editor Sara Caroli e la redazione hanno suggerito all’autore di portare il racconto al tempo presente per renderlo più drammatico, di mettere meglio a fuoco il tema del racconto anche nel sistema di immagini utilizzate e rivedere il finale. Gli spunti forniti hanno portato l’autore a rilavorare in proprio il racconto, ripensandolo, per esempio introducendo il personaggio della barista. Questo è il racconto di una sera in cui sembra inevitabile prendere una decisione drastica. È una storia di televisioni accese e ritorni alle origini, con una protagonista che ha tagliato i ponti con il passato e combatte con il presente. Sullo sfondo c’è una metropoli che inghiotte e la solita provincia tentacolare in cui vige l’imperativo categorico della fuga. Mai così lontano di Giovanni …

Black out

A seguito della nostra call Rumori in sottofondo abbiamo ricevuto 54 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ‘21/‘22 poi dalla nostra redazione narrativa, ne sono infine stati scelti 14 per la pubblicazione sulla nostra rivista. Questo è il settimo, lo ha scritto Rosaria Ciano, e ha richiesto un intervento di editing da parte delle allieve editor Arianna Nozza e Alessia Vecchi e della redazione che aiutasse l’autrice a far muovere i personaggi in modo coerente rispetto ai dialoghi e ai pensieri in un crescendo per aumentare la tensione, ridurre e alternare i flashback in modo funzionale al racconto. La storia: Marianna è fuggita da Lorenzo e si è rifatta una vita in un paese lontano insieme a suo figlio, Danilo. Una sera rientrando dal lavoro si ritrova Lorenzo davanti a casa. Ripiomba nell’incubo da cui credeva di essere fuggita, non riesce a impedirgli di entrare in casa. I ricordi e la paura l’assalgono, ma presto lasciano il posto alla volontà di non cedere e di non vanificare i sacrifici affrontati. Black out …

Scrivo per avvicinarmi al male

Perché scrivo? di Francesca Violi. Per rispondere alla domanda perché scrivo, credo di dover partire da: perché scrivo quello che scrivo? Cioè: perché scrivo storie venate di angoscia e violenza? Di recente, durante la presentazione del mio nuovo romanzo, mi è capitato di accennare con entusiasmo al meraviglioso “Ninna nanna”, di Leila Slimani, in cui una tata uccide i bambini che le sono stati affidati. Gelo in sala. Una signora, poi, mi ha chiesto, accorata (e, mi è parso, anche un po’ dispiaciuta per me): Ma perché ti interessano queste cose? Non è la prima volta che mi fanno una domanda del genere. Forse perché sono una donna, per di più una mamma, per di più bionda, e posso dare l’impressione di una persona “solare” (mi hanno detto), e rassicurante, alcuni si stupiscono che le storie che amo leggere e scrivere siano il contrario di rassicuranti e solari. Alla signora ho risposto più o meno che forse scrivere del male è un modo di avvicinarmi al male che c’è in noi umani, di esplorarlo, senza …

Dandoti il braccio

di Elisabetta Giromini A seguito della nostra call Rumori in sottofondo abbiamo ricevuto 54 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ’21/’22 poi dalla nostra redazione narrativa, ne sono infine stati scelti 14 per la pubblicazione sulla nostra rivista. Questo è il sesto, lo ha scritto Elisabetta Giromini e ha richiesto un intervento di editing da parte delle allieve editor Serena Grassia e Tiziana Nonni e della redazione volto ad assicurare la coerenza interna al racconto in termini di riferimenti (appartenenti tutti a un solo “universo”) e, soprattutto, un punto di arrivo che imprimesse una direzione al racconto e un senso alle informazioni disseminate lungo la storia. La storia: un uomo passeggia a Milano in un pomeriggio d’estate. Sta andando a un appuntamento. I suoi passi sono ogni giorno uguali, stringe una busta vuota di plastica azzurra nella mano, si orienta nel percorso di suoni di quella città che non è la sua ma nella quale vive da sempre. Milano si svegliò dalla forzata controra con un odore di gas di scarico, la …

La Regina e Margherita

A seguito della nostra call Rumori in sottofondo abbiamo ricevuto 54 racconti. Letti, selezionati, editati prima dalla classe di Apnea ’21/’22 poi dalla nostra redazione narrativa, ne sono infine stati scelti 14 per la pubblicazione sulla nostra rivista, prima con le note di editing in chiaro e poi in versione definitiva. Questo è il quinto, lo ha scritto Monica Mariani. Era sostanzialmente pronto: ha richiesto un intervento di micro editing da parte dell’allieva editor Annalisa Maniscalco e della redazione volto esclusivamente a rendere i periodi più fluidi, rimuovere qualche intercalare e qualche sottolineatura superflua che non aggiungevano molto al colore già acceso della voce narrante. La storia: un aneddoto familiare, un segreto mai davvero disvelato, viene ricostruito in un flusso deduttivo, un’indagine della memoria. La voce narrante si interroga sul confine tra fantasia e realtà dei racconti di sua nonna, e se sul serio avesse incontrato, in gioventù, nientemeno che il Duce in persona. La Regina e Margherita di Monica Mariani Se aprite il vocabolario alla voce “integerrima” ci troverete la foto di mia nonna. …